L''opera ha dato notorietà (meritata) ai coniugi svedesi: Alexander Ahndoril e Alexandra Coelh Ahndoril. È il loro esordio nel settore narrativo che oggi è lecito definire letteratura poliziesca. Hanno firmato le loro opere con il nom de plume: Lars Kepler. Proviamo a capire il motivo di coprire la doppia identità. Alexander Ahndoril è autore di due saggi a sfondo biografico. Uno sul noto regista Ingmar Bergman, edito in inglese nel 2008 (tradotto in italiano nel 2011). … mehrL'altro sul giornalista e cronista letterario del quotidiano britannico “The Indipendent”: Boyd Tonkin (2009). Mentre Alexandra Coelho è autrice di tre opere. La prima sull'astronomo svedese: Tyco Brahe (2003) poi su Santa Caterina (2006) infine il romanzo biografico-ideologico sul proto socialista Agosto Teodor Palm, del 2009 uscito con il titolo: “Maestro”'. Le date di edizione indicano che entrambi hanno un'opera con il proprio nome uscita nello stesso anno dell'“ipnotista”. Nel momento in cui decidono di lavorare insieme su un progetto narrativo diverso nonché a lungo termine che segnava una discontinuità col passato giocoforza l'opzione era assumere anche una nuova identità letteraria. La fortuna l'autore la ottiene con un livello alto di elaborazione del testo ed anche con la creazione di personaggi presentati con particolari caratterizzanti (la grande pipa di coccio nero fumata in poltrona da Sherlock Holmes per concentrarsi sulle indagini e il singolare abbigliamento che mette in risalto la sua personalità estrosa. Oppure Hercule Poirot per la cura maniacale dei baffi e capelli impomatati così è obbligato a dormire supino con la retina in testa e il tendi baffi per mantenerli piegati all'insù). Sottigliezze che appassionano il lettore di romanzi polizieschi (e non) e può selezionare le letture anche secondo il profilo dell'investigatore o del personaggio principale della fiction.
La trama del romanzo in questione è strutturata in capitoli con intertitoli cronologici che scandiscono il tempo degli avvenimenti tra la notte di martedì 8 dicembre e il pomeriggio del 26 dicembre: due settimane. Indizio dei tempi serrati imposti al tema narrato denso avvenimenti che si intrecciano tra loro. Una storia complessa risolta con un linguaggio semplice (anche se tradotto) a cui si aggiunge uno stile narrativo leggero nel senso di stretta coerenza intellettuale con i fatti delineati. Il primo protagonista è Erik Maria Bark. Personaggio raffigurato come uomo di carattere debole al tempo stesso coraggioso e forte nell'anima: in tale dicotomia sta il suo fascino particolare. Inoltre seduce come figura inusuale nelle storie criminali: un medico psichiatra che pratica la terapia ipnotica. Erik Maria Bark fa una vita dura e stressante, dividendo il lavoro in ospedale con lezioni all'Università. Per un periodo ha svolto la professione all'estero per collaborare con le missioni umanitarie: Medici senza frontiere e la Croce Rossa. Atto volontario che conferma il coraggio di entrare in contatto diretto con la guerra ed i traumi da essa causati. Al suo ritorno in Svezia si specializza in traumi infantili. Anche la vita privata si complica con la malattia del figlio Benjamin che egli stesso cura da anni nonché dalla moglie Simone, giovane donna insoddisfatta e gelosa del marito per un tradimento subito oltre dieci anni indietro ma sempre vivo che la induce a prendere psicofarmaci. Erik soffre d'insonnia e quando si sveglia assume analgesici per il mal di testa, indotto dai potenti sonniferi presi. Inoltre è tormentato dall'ulcera. Malgrado l'abuso di medicinali (segno della sua debolezza) è il maggiore specialista della Svezia nella tecnica dell'ipnosi clinica. Sa analizzare la mente del paziente: colloquia con esso durate la fase del riposo ipnotico facendolo sentire a suo agio poiché possa ricordare gli avvenimenti persi nella memoria, ma rimasti nei recessi della mente. A volte per le competenze in tale metodo terapeutico è stato consulente della Polizia di Stato per risolvere particolari casi di crimini. Poi (turbato da un episodio di cui non vuol parlare) pubblicamente ha dichiarato di non praticare più l'ipnosi e per dieci anni ha mantenuto la promessa. Il patto di Erik Maria Bark fatto con se stesso, vacilla in una notte in cui uno squillo del telefono lo sveglia interrompendogli un sogno. Un uomo biondo con l'accento finlandese Joanna Limma si presenta come commissario della polizia criminale di Stoccolma. Espone il motivo dell'insolita chiamata nel cuore della notte. Egli deve interrogare un ragazzo di quindici anni testimone di un duplice omicidio, ferito gravemente che si trova in stato di shock e chiede al medico se può assistere all'interrogatorio del minorenne come esperto di traumi infantili. Il ragazzo è ricoverato all'ospedale universitario di Karolinska a Solma, Erik vive ancora nello spazio vuoto del sogno perduto: ascolta a malapena il commissario della polizia criminale. Sentendo il nome del luogo dove lavora, esce dallo stato stordimento onirico e chiede il nome del medico di turno. Daniella Richards risponde Joanna. Erik lo assicura sulle competenze della collega. È lei che ha voluto la chiamassi, afferma il commissario ribadendo: “Ha lei bisogno del suo aiuto e la cosa è piuttosto urgente”. Erik si sente coinvolto si veste in fretta ed esce di casa mentre sta nevicando. Sono le tre di notte di martedì 8 dicembre quando Erik Maria Bark sale in automobile diretto all'unità ospedaliera. Il ragazzo si chiama Josef Ek è steso sul letto assistito da due infermiere, ha centinaia di tagli inferti con una lama affilata distribuiti su tutto il corpo. Il cuore batte debolmente con ritmo accelerato, ha un grosso ematoma sottopelle esteso dalla gola al petto, segno di percosse. I medici sono del parere, nonostante le precarie condizioni, che il ragazzo probabilmente vivrà. Il luogo degli omicidi è a Tunda, cittadina della contea di Stoccolma. Nella doccia del centro sportivo locale è stato trovato un uomo assassinato la vittima è Anders Ek (il padre di Josef). Abitava nella vicina villetta con la moglie Katya e due figli Lisa e Josef. Nella casa su Gärdesvägen sono rinvenuti dalla polizia locale i cadaveri di Katya, di Lisa di cinque anni e Josef ancora vivo ma gravemente ferito. Tutti accoltellati da un' assassino in preda a follia omicida. Ha infierito sulle vittime, picchiate a sangue, prese a calci e mutilate. L'ipotesi della polizia di Stoccolma, condivisa da Erik Maria Bark, è che l'omicida intendeva sterminare la famiglia Ek. Ora l'assassino sta cercando la figlia maggiore che non abita più con i genitori. La cerca anche Joanna Linna per metterla sotto protezione della polizia. La contatta telefonando alla nuova abitazione ed in quella del fidanzato: ai due telefoni nessuno risponde. Ritorna l'urgenza di interrogare il testimone, rinviata dai medici per precarie condizioni di Josef. Secondo Erik potrebbero passare settimane prima si risvegli. Allora Joanna chiede di provare con l'ipnosi consapevole della specializzazione di Erik: immediata arriva la negazione di Erik Maria Bark e dalla sua assistente Daniella Richards. Nella stessa mattina di dicembre Joanna Linna è nell'ufficio del capo della polizia, Carlos Eliason, che gli affida le indagini preliminari sul caso di Tunda, consigliandolo di informare il pubblico ministero sulla necessità di parlare con urgenza con il ragazzo ferito e sotto shock cardiaco. Prima chiamare il pubblico ministero Jens Svanehjälm, Joanna va al reparto di medicina legale dell'ospedale Karolinska per avere un quadro esatto sulla dinamica degli omicidi avvenuti a Tunda. Ottenuta la documentazione chiama il pubblico ministero. Jen gli risponde che è già informato sui fatti da Carlos ed ha avvisato il reparto di neurologia dell'ospedale universitario, motivando l'urgenza per impedire all'assassino di uccidere Evelin (figlia maggiore di Anders) e suo fratello Josef qualora apprendesse che non era morto. Ma l'errore di telefonare al reparto in assenza di Erik mentre era diretto verso casa per fare la puntura giornaliera al figlio, innesca una tragedia familiare. È Daniella a rispondere al magistrato, poi cerca Erik ma risponde la moglie. Rientrato in casa Erik incontra Simone piangente poiché lo sospetta di tradirla con Daniella. L'accusa provoca una risata di Erik ma la moglie ingelosito vuole la separazione. La lite finisce con l'uscita dalla casa di Erik per accompagnare Benjamin a scuola e rientrare in ospedale. Joanna lo sta aspettando. Mette a corrente Erik su un dubbio sorto nella mente nel corso delle indagini preliminari, senza specificare l'oggetto del turbamento. Il sospetto sarà sciolto con l'interrogazione del ragazzo. Daniella Richards entra nella stanza con la cartella clinica di Josef, spiegando a Erik ed a Joanna che il ragazzo presto si riprenderà dallo shock. Erik vuol prendere tempo e ritiene sia ancora presto per una visita.... Daniella lo interrompe per riferire che il pubblico ministero ha già stabilito che esistono condizioni particolari per un interrogatorio del
testimone. Daniella consiglia l'ipnosi ritenendola migliore nei risultati di un interrogatorio, sia per il paziente sia per le indagini. Dopo le considerazioni espresse dall'assistente di cui Erik nutre la massima fiducia si rende disponile per l'ipnosi. Joanna si informa sul processo ipnotico. Erik gli spiega in dettaglio la sua procedura ma non promette i risultati: dal trattamento ipnotico può anche emergere niente di rilevante. Joanna è presente alla seduta ipnotica (tra i due uomini è nata un'empatia). Erik inizia a preparare il ragazzo spiegandogli dolcemente che starà seduto accanto a lui per l'intera seduta e non accadrà niente che procuri paura. Lo tranquillizza che non deve dire niente che non voglia e lo lascia libero di porre fine al trattamento in qualsiasi momento. Il paziente è rilassato ed e pronto alla fase dell'induzione al sonno. Mi fermo qui lascio al lettore scoprire come durante il trattamento ipnotico emergerà il nome dell'assassino che stupirà per l'identità. Da qui in poi inizia la catena dei colpi di scena che lasciano il fiato sospeso dalla suspense che investe chi legge un romanzo affascinante come non mai. Buon lettura da ulisse43.
Weniger lesen
Eine Person fand diese Informationen hilfreich
Melden
Rezensionen auf Deutsch übersetzen
Gabri
5,0 von 5 Sternen ipnotico
Rezension aus Italien vom 21. August 2023
Verifizierter Kauf
Veramente coinvolgente, intrigante e pieno di suspence. Fine non scontata ma onesta, bello lo stile di scrittura. Leggero’ il seguito.
Melden
Rezensionen auf Deutsch übersetzen
WorkSheetz
2,0 von 5 Sternen Non decolla mai (No SPOILER)
Rezension aus Italien vom 9. Juni 2022
Verifizierter Kauf
(Non farò alcun tipo di spoiler nella recensione). Trama sterile e noiosa (il primo 30% del libro è IL NULLA), descrizioni troppo prolisse nel raccontare dettagli inutili (intere pagine possono essere tranquillamente saltate) e poco profonde nella narrazione di eventi chiave, protagonisti talmente superficiali da sembrare adolescenti, dialoghi elementari e traduzione con i piedi. Ad un certo punto nella trama si raggiunge l’apoteosi quando si inizia a parlare di Pokemon e Pikachu. Tralasciando gli scherzi (no non scherzo, si parla seriamente dei Pokemon ad un certo punto!!!) le premesse non erano male: ipnotista farmaco dipendente, seduta di ipnosi di 10 anni fa, pazienti serial killer e fuori di testa, ragazzini scomparsi, insomma gli ingredienti iniziali erano ottimi, il problema è come si amalgamano questi ingredienti nello sviluppo della trama. Una marea di tempi morti, intere parti del racconto possono tranquillamente essere saltate, lo schema del libro è il seguente: inizialmente non succede nulla (tempo morto) -> evento X -> non succede di nuovo nulla (altro tempo morto) -> RICORDO -> di nuovo il nulla (e tempo morto di nuovo!) -> FINALE. Oltretutto faccio un paragone con l’ipnotista di Carrisi: nei libri di Carrisi le sedute di ipnosi sono parte centrale del racconto, l’autore le descrive nel dettaglio minuziosamente e riesce a far immedesimare il lettore nel personaggio ipnotizzato, invece Erik Bark (il protagonista di questo thriller di Lars Kepler) ipnotizza forse 2 volte in tutto l’arco narrativo e l’autore non è riuscito a trasmettermi quella sensazione di angoscia che invece è riuscito a darmi Carrisi nei suoi thriller dedicati all’ipnosi. Concludendo. Sostanzialmente il libro non decolla mai: risulta noioso perchè eccessivamente prolisso (magari con meno pagine sarebbe andata meglio), i colpi di scena si ci sono, ma sono pochini ed i personaggi non rimangono. Però mi sento di dare 2 stelle e mezzo. Intendiamoci, in giro c’è molto (ma molto!) di peggio, qualche tipo di sensazione (anche inquietante!) L’ipnotista di Lars Kepler è riuscito a darmela e la parte finale non è tutta da buttar via. Lo consiglio? NI. Io l’ho acquistato con un’offerta Kindle al prezzo di 2.99 euro e onestamente per tale prezzo penso di non aver buttato soldi, certo cosa diversa è se lo si acquista al prezzo di 7.99 euro.
Weiterlesen
Eine Person fand diese Informationen hilfreich
Melden
Rezensionen auf Deutsch übersetzen
maddalena
3,0 von 5 Sternen Faticoso
Rezension aus Italien vom 26. März 2023
Verifizierter Kauf
Storia piacevole, anche se i fatti sono un pò scollegati l' uno dall' altro... cmq potrebbe essere abbastanza appassionante... se non fosse per la lettura estremamente faticosa! Più volte sono stata tentata di abbandonare tutto, ma non è da me e sono arrivata al finale...che poco ha a che fare con la prima parte del libro. Ero partita intenzionata a leggere tutti i libri della serie..ma mi fermo qui.
Melden
Rezensionen auf Deutsch übersetzen
Scisci
5,0 von 5 Sternen D'azione e d'effetto
Rezension aus Italien vom 29. August 2021
Verifizierter Kauf
Ottimo romanzo per gli amanti del genere crudo e sanguinoso, che tiene svegli a lungo la sera.
Narrazione scorrevole (anch'io non amo il tempo presente, ma solo perché non ci sono abituata, in realtà trovo che di fatto non infici la suspence), trama avvincente, articolata e complessa, ma si segue senza difficoltà.
Io sono rimasta impressionata al punto da tendere le orecchie con sospetto di notte.
Ritengo che alcuni aspetti siano poco credibili, come la troppa disinvoltura e libertà di azione da parte dei criminali, che la passano sempre liscia fino alla svolta finale. Ma bisogna anche considerare che la maggior parte dei romanzi e dei film thriller contiene questo elemento "naif", senza il quale non esisterebbe la varietà di narrazione.
Suggestiva la cornice del nord Europa immerso nel gelo invernale.
Aspetto di digerire questo primo romanzo, e poi mi dedicherò al secondo della serie.
Spoiler (!!):
Un po' forzato l'inseguimento finale, in stile americano di salvataggio estremo da parte di perfetti profani del crimine, ma disperati al punto da superare in efficienza le stesse forze dell'ordine. Molte immagini prodotte nella mia fantasia mi hanno ricordato quelle del film "Cape fear: il promontorio della paura"... un po' paradossale, no? Ma efficaci per l'effetto suggerito. weniger